L’Istituto “Vito Volterra” nasce nel 1986.
Fin dal 1971 esisteva in S. Donà solo il biennio dell’I.T.I.S. quale sede staccata del “Pacinotti” prima e dello “Zuccante” di Mestre poi. Furono le esigenze e la volontà delle famiglie a promuovere un’intensa, partecipata azione che portò alla realizzazione di un istituto tecnico industriale completo nel ciclo quinquennale degli studi superiori ed autonomo.
La storia di quegli anni è stata ripercorsa in una testimonianza scritta, con abbondanza di documentazione, dal sig. Oscar Ferron in veste di rappresentante del Comitato genitori, che fu in prima linea in quella operazione.
La storia del Volterra raccontata da Oscar Ferron.
Il “Volterra” è quindi un Istituto nato dai bisogni della comunità locale per offrire ai giovani una positiva opportunità di scelta nella formazione tecnica ma anche per costituire un efficace fattore di dialogo e supporto alle tendenze di sviluppo socio- economico del territorio.
Le specializzazioni scelte per il triennio – Informatica, Elettrotecnica e Automazione – sono state individuate, infatti, a seguito di un’attenta analisi del contesto economico e delle prospettive di sviluppo del territorio sandonatese e del Veneto orientale, tenendo conto anche dei più ampi aspetti della globalizzazione.
L’apertura al territorio, la disponibilità a cogliere l’attualità e corrispondere concretamente all’evoluzione culturale e sociale sono tra le caratteristiche principali del “Volterra”.
La scuola ha dal 2008 aperto una nuova specializzazione in tecnologie multimediali TEMT, che trova il suo prosieguo nell’indirizzo di Grafica e Comunicazione istituito dalla Riforma.
Una sintesi più particolareggiata delle fasi della storia dell’ Istituto, assieme al quadro degli orientamenti attuali e prospettive future di sviluppo è disponibile al link “La storia dell’Istituto”.
Vito Volterra (1860, 1940)
![]() Vito Volterra è uno dei grandi matematici italiani.Nato ad Ancona nel 1860, Volterra divenne professore di meccanica razionale all’università di Pisa a soli 23 anni. Passato all’università di Torino, vinse poi la cattedra di fisica matematica nell’università di Roma nel 1900. Intensissima la sua attività: fu, tra l’altro, senatore del Regno, membro della Accademia Pontificia, presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, presidente del prestigioso Bureau International des Poids et Mesures.Fondamentali risultarono i suoi studi sulle applicazioni dei metodi matematici ai sistemi biologici (celeberrima l’analisi sulla relazione preda-predatore).Nel 1931 fu costretto ad abbandonare l’insegnamento per essersi rifiutato di prestare giuramento allo stato fascista. Morì a Roma nel 1940, amareggiato dall’ostracismo imposto alle sue opere dalla discriminazione razziale.Nel nome di Volterra l’ITIS non solo rende omaggio ad un protagonista culturale della nostra storia ed alla modernità della sua concezione scientifica, ma si riconosce nel valore di civiltà della cultura e nella sua capacità di unire le genti nel progresso, al di sopra della cecità degli egoismi che dividono, come fu da Volterra così sentitamente testimoniato. |
Il Dirigente scolastico